Volontari

Youna, una giovane testimonia:

“Trovo che UCCLA serva a molte cose: a fare più attività. Mi piace la danza, il circo, la musica. Non ho mai potuto fare musica. Era troppo difficile. ‘Non c’era posto per me. Eppure ne avevo tanta voglia…

Anche il mosaico era troppo bello e le percussioni anche con Tamburo Battente.

È troppo bello anche perché incontro molte persone: nuovi amici Simon e Jérémy e nuove amiche: Caroline e anche vecchie amiche di scuola che vengono a fare le attività con me: Julia, Amélie e Laura.

Mi piace anche quando facciamo festa insieme: il boom di Natale o la festa dei 5 anni alla Papinière. Era così divertente vedere i genitori ballare con i miei tessuti come noi. Ridevo da morire. Mi piace quando Dominique dà il programma delle attività. Scrivo tutte le mie uscite sul mio cellulare.”

Gaylord, volontario attivo dell’associazione, testimonia: 

“Ho conosciuto l’associazione un po’ per caso. Mi ero appena trasferito ed ero perso nei miei nuovi punti di riferimento, ho cercato un posto dove investire. Avevo tempo e amore da dare come si suol dire. Così ho trovato un Amico Come Gli Altri.

Ignoravo totalmente il mondo della disabilità, ed egoisticamente, ho voluto cogliere ciò che mi faceva paura! Dando la mia persona, avevo intenzione di aiutarli. Ma mi sono preso uno schiaffo alla mia prima visita, perché invece di portare loro qualcosa, è successo il contrario! Sono stato confrontato con bambini, come gli altri, che da allora ignoravo. Mi hanno dato e mi portano ogni giorno dall’Amore allo stato grezzo. Con l’innocenza di un bambino.

Hanno cambiato radicalmente la mia vita e tutti i miei cari lo testimoniano. C’è un prima di UCCLA e un dopo. Non è lo stesso uomo che ne esce. Non vedo più la mia vita senza di loro. E quando mi dicono che mi impegno molto, rispondo di no, è solo che gli restituisco il favore. Quando le cose sono fatte naturalmente, non si ha l’impressione che il coinvolgimento sia tale”

“Non li ringrazierò mai abbastanza, miei Amici Come gli Altri”

Didier e Anne Lise Bliguet, genitori testimoniano:

“Che fortuna abbiamo avuto a scoprire, tre anni fa, l’associazione «Un amico Come Gli Altri» dopo anni di vane ricerche di attività adattate per nostra figlia Youna, 17 anni, ritardata mentale.

Ha potuto infine prosperare praticando nuove attività diverse e varie: danza, mosaico, ceramica, sport adattato, senza ostacoli di competizione o prestazioni fisiche e senza la paura del giudizio degli altri. Ha potuto arricchirsi di tutte le nuove relazioni con i suoi amici dell’associazione.

Ha potuto al suo ritmo, con fiducia, superare i suoi limiti grazie ai professionisti dedicati e ai volontari perseveranti cordiali, sempre in ascolto.

Ha potuto vivere belle avventure collettive partecipando a vari spettacoli.

Ha potuto realizzare il suo desiderio più caro di adolescente; avere una vita sociale ricca e varia come suo fratello.

E per noi genitori, che fortuna vedere nostra figlia sbocciare! Questo allevia la sofferenza di avere un figlio diverso, a cui si aggiunge il dolore di vederla esclusa dalle strutture sportive e ricreative esistenti per mancanza di mezzi finanziari, umani e soprattutto per paura della differenza.

Apprezziamo molto anche le relazioni amichevoli e calorose che si sviluppano tra genitori, volontari e professionisti. Questo tessuto relazionale ci sostiene, alimenta la nostra lotta quotidiana per un mondo un po’ più accogliente di fronte alla differenza. Impariamo molto gli uni dagli altri.

“Un Amico come gli Altri” è davvero un’associazione come nessun’altra.

Grazie a tutti dal profondo del cuore!”